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mercoledì 13 febbraio 2013

Tutti a letto


Chiunque abbia un figlio (grande o piccolo non importa, ci sono passati tutti) sa bene che il momento della nanna non è uno dei più veloci. Spulciando qua e là riviste sui bambini ho trovato un sacco di consigli su come affrontare la questione "sonno" insieme ai più piccoli, ma con l'esperienza ho capito che l'unico modo per raggiungere l'obbiettivo prima di mezzanotte è uno solo: fregarsene dei consigli dei giornali e SEGUIRE IL PROPRIO ISTINTO. 
Esempio: ieri sera è stata la volta de "La Bella Addormentata nel Bosco" con tanto di

- recitazione dei dialoghi esatti (rigorosamente imparati a memoria) del film
- descrizione dettagliata delle immagini  proposte dal libro (che, in pratica, serve solo a mostrare il volto dei personaggi, tutto il resto del racconto lo devo creare io)
- commento sulla storia (parte prima)
- esibizione canora e voto sulla performance da parte della giuria
- di nuovo recitazione dei dialoghi con impostazione del timbro di voce che varia a seconda dei personaggi che parlano
- di nuovo esibizione canora e voto della giuria
- intermezzo in cui mi costringi a coinvolgere anche il pupazzo di Barbapapà che deve dire la sua sulla storia (l'intermezzo, ahimè, può durare anche un quarto d'ora, e la voce di Barbapapà non è molto semplice da imitare)
- pausa (la giuria vuole ancora un po' di latte)
- ripresa della narrazione
- pausa (la giuria se l'è fatta addosso e deve essere cambiata)
- commento a caldo sulla seconda parte della narrazione (a questo punto tu sei sempre pimpante e io non vedo l'ora che Filippo infili quella cavolo di spada nel petto del drago per chiudere il libro e dormire)
-  esibizione canora e voto della giuria che (miracolo!) sbadiglia e guarda nel vuoto
- ultimi dialoghi della narrazione
- bacio del principe, matrimonio, visserotuttifeliciecontenti e un gridolino di gioia da parte della giuria.

Bene. Dopo tutto questo teatrino che unisce in una sola persona il lavoro di doppiatore/cantante/attore/narratore/imitatore qual è, secondo te, l'istinto primario di una mamma se il figlio ancora non ha esaurito le batterie??
GETTARSI DALLA FINESTRA/IMPICCARSI/AVVELENARSI/UBRIACARSI/PARLARE IN LATINO AL CONTRARIO, penseranno i lettori di questo blog.

In realtà ho ancora una buona resistenza, per adesso mi limito a...
CROLLARE SUL CUSCINO.
Mi spiego meglio. Subito dopo la "lettura" del libro:
- rifiuto di proporre il bis spiegando che sono afona e mi sembra di avere un cinghiale sulla schiena
- spengo la luce
- poggio la testa accanto alla tua 
- cerco di essere il più zen possibile pensando a cose rilassanti come il rumore delle onde del mare, il canto degli uccellini nel bosco, oppure - ed ho notato che è persino più efficace - elenco mentalmente una serie di film, libri, canzoni, cibi da mangiare...La mente migra altrove e il bambino lo sente, crede che tu stia dormendo (far finta di russare rumorosamente aiuta molto) e, rassegnato, si addormenta anche lui. Se a dover portare a compimento l'operazione "nanna" è il padre, invece, una buona soluzione è fingere di dormire passando in rassegna tutti i momenti di "Italia-Brasile" dell'82 (ah già, ma ho letto da qualche parte che questo lo fate anche in un'altra occasione... ;-)).

Insomma, ciò che conta è FAR CREDERE DI STAR DORMENDO. E, complice la stanchezza, a volte si finisce per risultare molto, ma molto credibili.