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mercoledì 21 marzo 2012

intervista doppia impossibile 4

NONNA VS NIPOTE

Soprannome?
Nonna: Gu.
Nipote: sembra il richiamo di una scimmia. Molto meglio il mio, Pati.

Età?
Nonna: non si dice l'età di una signora
Nipote: è una babbiona
Nonna: Pati!!
Nipote: hihi. 15 mesi anche lei, dai, almeno la facciamo contenta.

Pregi dell'altro?
Nonna: è bella, simpatica, osservatrice, ha carattere
Nipote: simpatica, precisa, dinamica. Una saetta.

Difetti?
Nonna: piagnucolona, attaccata alle gonnelle di mamma, un po' troppo buona e generosa, le becca dai bimbi che vanno al nido perché non è abituata a difendersi.
Nipote: ha sempre fretta, il suo mondo corre a duecento all'ora, è efficientissima ma la sua frase preferita è "Oddio, è tardi! Andiamo!". Quando mamma la chiama "Bianconiglio" ora capisco perché.

Cosa avete pensato quando vi siete viste la prima volta dopo il parto?
Nonna: Oddio, è una bambola...
Nipote: Ha cronometrato la mia nascita??? Simpatica.

C'è qualcosa che vorreste dirvi?
Nonna: Sei una ganza, come si dice qua in Toscana
Nipote: Sei in ritardo all'appuntamento dal dott...no, aspetta, era uno scherzo...Nonna??? Nonna???

Intervista doppia impossibile 3

NONNO VS NIPOTE

Soprannome?
Nonno: Puma
Nipote: Pati. Puma...hihihihi, mi fa ridere ogni volta che lo sento!

Età?
Nonno: vieni dal gnogno, amore...
Nipote: cambi argomento eh? Dai, dì che hai 15 mesi anche te...
Nonno: 15 mesi come la mia bellissimaaaa...

Pregi dell'altro?
Nonno: come faccio in una sola intervista a dire che è bella, brava, simpatica, intelligente, la mia piccinaaa, la mia bellissimaaa, la mia morosaaaaa...
Nipote: Non fateci caso, fa sempre così tutto il giorno, lo giustifico per l'età. Comunque, è il nonno più innamorato che abbia mai visto. Dico sul serio, mi fa sentire speciale.

Difetti?
Nonno: che domanda stupida, la mia bellissima non ha difetti...
Nipote: fosse un corteggiatore sarebbe un po' opprimente, ma è mio nonno...

Cos'hai pensato quando hai visto l'altro dopo il parto?
Nonno: è un gattino!
Nipote: anche lui è già cotto di me...

Cosa vorreste dire all'altro?
Nonno: tutto quello che voglio dirle lo sa già, la mia bellissimaaa
Nipote: il cappello di Hello Kitty in testa ti dona.

martedì 20 marzo 2012

intervista doppia impossibile 2

FIGLIA VS BABBO ALE



Soprannome?
Babbo Ale: Prauino
Figlia: Prauino?? Oh my God! Non ti vergogni ad uscire di casa?? Comunque ribadisco, Pati

Età?
Babbo: 27 anni...
Figlia: sta barando! Ne fa 28 il 3 di aprile!
Babbo: gnnn...e va bene, 28. 
Figlia: quasi 15 mesi. Tze, ti prendo di tacco, cariatide.

A che età hai iniziato a parlare?
Babbo: boh
Figlia: perché, adesso parla?? :D Io a sette mesi.

A che età hai iniziato a camminare?
Babbo: 10 mesi
Figlia: 11 mesi...maledizione, mi ha superato...

Pregi dell'altro?
B: è dolce, bella, simpatica, sveglia, tenace, ricettiva, e poi ha uno spiccato senso della meccanica e dell'elettronica, il che mi rende molto fiero.Come smonta le cose lei non lo fa nessuno! Peccato che poi non le rimonti...
F: Mah, aspetta che ci penso...massì, dai, è divertente, ama la meccanica, se mi sporco non mi sbrana come fa mia nonna, è cotto di me e io ne approfitto per fare quello che voglio. Il fatto che sia un maschio rende la cosa più semplice, visto che con gli uomini basta fare due moine e gli occhi dolci e sono subito ai tuoi piedi.

Difetti?
B: Non ne ha!
F: Esagerato!
B: Mh, okay, se proprio devo trovarne uno...è testarda e capricciosa.
F: Ora ci siamo. Lui invece è un po' pigro e ogni tanto fa un gioco online con dei mostri orrendi.

Cosa hai pensato quando hai visto l'altro per la prima volta dopo il parto?
B: Oddio...chi è questa bambola????? Veramente è mia??
F: Oddio, chi è questo rimbambito? Perché mi guarda come se avesse visto la Madonna??

C'è qualcosa che volete dirvi?
B: Sei s.t.r.a.o.r.d.i.n.a.r.i.a.
F: Sei un ottimo poggiapiedi per la notte...

lunedì 19 marzo 2012

intervista doppia impossibile

INTERVISTA DOPPIA  MAMMA/PATI

Soprannome?
MAMMA: Minzalconien, da abbreviare in Minzi (storpiatura di una miscela chimica, il benzalconio...le reminescenze di chimica del Puma sommate alla sua fervida fantasia danno questi risultati )
FIGLIA:  Pati (da "patata")

Età?
MAMMA: 27 anni freschi freschi (sob)
FIGLIA: 15 MESI ancora da fare (tiè!)

La cosa più bella del mondo?
M: la mia cucciola, il suo odore, i suoi bacetti...
F: buttare all'aria tutte le cose che trovo e dare i bacini alla mamma

La cosa più brutta?
M: Vedere la Pati che piange di sofferenza quando mette i dentini o le fa male il pancino
F:  Mettere i denti o avere bua al pancino.

Dormite insieme?
M: Sì, dalle due di notte in poi fino al mattino la Pati torna a dormire con noi.
F: La sera mi addormento nel lettone con mamma che mi racconta le storielle, poi verso le due o le tre di notte mi risveglio e mi ritrovo tutte le volte, stranamente, nel mio lettino, allora protesto e mi faccio rimettere nel lettone. Non hanno ancora capito che ho scoperto il loro gioco, questi ingenui...

Latte materno o artificiale?
M: Materno fino al primo mese compiuto, poi ho avuto una gravissima mastite e non ho più potuto allattare al seno, così sono passata all'artificiale.
F: Boh, che ne so, mamma la sera prende una scatola, un cucchiaio, preleva della roba e la butta in un biberon pieno d'acqua. Il mattino dopo, fa la stessa cosa. io l'ho sempre vista fare così...Seno?? Cos'è il seno?

Lasciamo stare...A che età hai iniziato a dire qualcosa di più rispetto a "mamma"?
M: dieci mesi
F: sette mesi (tiè!)

A che età hai iniziato a camminare?
M: 13 mesi
F: 11 mesi...mi ero stufata di gattonare, volevo vedere il mondo da un'altra prospettiva...e poi l'uomo è bipede, mica striscia!

Per dormire, ninna-nanna o librino?
M: librino oppure racconti inventati da me
F: ah, non era vera la storia del gatto Biagio?? Millantatrice! Comunque la ninna-nanna me la canto da sola, se devo aspettare 'sta qua che si addormenta prima di me sto fresca...
M: ...e sei anche estremamente intonata, con quella vocina dolce (ride)

I maggiori pregi dell'altra?
M: Magnetica, carismatica, generosissima...troppo forse, tenera, buona e avrà tanti corteggiatori se si mantiene così carina.
F: Mi fa ridere tantissimo, gioca volentieri con me, è fantasiosa, canta tantissimo e mi prepara pappe gustose.

I difetti?
M: Testarda, capricciosa, lunatica, a volte passa la giornata a lamentarsi e non sa neppure lei perché. Al cambio del pannolone mi disintegra!
F: Non ha molto senso pratico, è un'artista "nelle nuvole", si preoccupa troppo per me, ma io so badare a me stessa, sissignori! Ho più di un anno, dopotutto!

Il primo pensiero quando vi siete viste per la prima volta dopo il parto?
M:"Eccoti, finalmente ti ho conosciuta! Oddio, quanto sei bella!"
F: "...Ma che diavolo ci faccio qua?? E questa chi è?? Ommammaa quanta luceee!!!!! Spegnete un po' di lampadine, che così mi accecate! Ma chi me l'ha fatto fare di uscire?? Voglio tornare alla mia vitaaaa uterinaaa!"

Sogno nel cassetto?
M: Mandare la mia cucciola allo Zecchino d'Oro
F: Mandare in tilt il lettore dvd. L'altro giorno c'ero quasi riuscita, ma ha squillato il telefono e sono stata interrotta.

C'è qualcosa che vorreste dire l'una all'altra? 
M: Sei la mia finestra sull'oceano
F: Sei un ottimo poggiapiedi per la notte...

venerdì 9 marzo 2012

la copia nana di Terminator

Mi dicessero "Domani passerai una giornata ESATTAMENTE uguale a quella di oggi", credo che sentirebbero le mie urla fino a Vibo Valentia - ed io abito in Toscana -.
Stamani, al risveglio, hai aperto gli occhi scuri e ho subito notato quella luce inquietante nello sguardo che ti rende la copia "nana" di Terminator. Inizio a sentire i sudorini freddi ed elemosino un bacetto per farti dimenticare i tuoi piani di distruzione. Niente. Fredda come un robot. A questo punto, capisco che non c'è davvero più niente da fare, sei nella tua giornata "no" e hai un immenso desiderio di demolirci uno ad uno, seminando angoscia e terrore. Ti osservo di nuovo: Jack Nicholson in "Shining", in confronto, era una mammoletta. Inspirando ed espirando profondamente, mi faccio forza e ti sollevo, sdraiandoti sul telino per il cambio del pannolone. Non appena ti appoggio sul telo, inizi a sgambettare tirandomi calci nello stomaco che, al momento del risveglio, sono decisamente indicati per iniziare la giornata nel miglior modo possibile. Ululando di dolore, getto il pannolino pieno di pipì e ti metto quello nuovo, dopodiché ti tolgo il pigiama lentamente, cercando di fare movimenti impercettibili come di fronte ad un cane pronto a sbranare: sfilo la maglietta canticchiando a rallentatore "Volevo un gatto nero", ma i tuoi sguardi al vetriolo mi costringono a cambiare registro, perciò passo a "Fammi crescere i denti davanti" in versione lounge. Ti strappo un lieve sorriso, ti cui ti penti immediatamente. Tutto questo non è da te, che sei sempre allegra, ridanciana, affettuosa, e invece oggi sembri infuriata col mondo. Le tue giornate "no" col broncio fino a sera sono rare, ma indimenticabili, le giornate "no" con il sorriso ma col diavolo in corpo, invece, sono frequentissime. Stamani, con mia somma gioia, hai inaugurato una giornata "no" con broncio perenne e diavolo in corpo, pacchetto completo.
Dopo averti pettinata, noto che le tue codine sono dritte e sull'attenti, pessimo segno. Come per le orecchie dei cani, se le tue codine sono basse significa che sarai docile e mansueta, se invece sono sparate all'insù effetto "antenne", il pericolo è imminente.
Tutti questi segnali mi creano disagio, ma cerco di non darlo a vedere e ti porto giù a giocare, ma in un attimo hai già disseminato tutti i tuoi giochi in giro per la stanza.
La sera prima di andare a letto hai un rituale fisso che consiste nel prendere i tuoi giocattoli e, uno ad uno, scaraventarli sul pavimento gettandoli in qua e in là, dove capita capita.
Quando tale rituale viene svolto già alle undici del mattino, c'è da preoccuparsi.
D'un tratto, indichi il televisore e borbotti: "Kitta."
Senza tergiversare, prendo il dvd dei racconti natalizi di Hello Kitty (tra un po' è Pasqua, ma è solo un dettaglio) e lo inserisco nel lettore. Dopo cinque minuti in cui sembri trasfigurata, ti metti a piangere e a "grattare" la porta come farebbe un gatto. Capisco subito: è l'ora di uscire a prendere un po' d'aria. Mi vesto e ti porto fuori, e per un istante sembri soddisfatta, cammini sull'erba e simuli un balletto, le codine si afflosciano in segno di arresa e le guance assumono un bellissimo colore rosato. Ho imparato a non fidarmi troppo di certi rari momenti di pace, tanto la bufera è dietro l'angolo; infatti, non faccio in tempo a dire a nonno Puma "Guardala, sembra un'altra", che cacci un urlo da buttar giù una palazzina antisismica di sette piani ed esclami, a mitraglietta, "Dà-dà-dà-dà-dà-dà-dàààà!" (traduzione: "Dammi subito quella cosa!"). Con orrore, realizzo che hai appena visto il mio telefonino e vuoi impossessartene, ovvero vivisezionarlo, buttarlo in terra e distruggerlo.Mi oppongo, nascondendolo nella manica come un prestigiatore collaudato ("Visto, che bella magiaaa? Il telefonino non c'è piùùùù!"), e tu allarghi le braccia e ripeti "Pù.".
Arriva l'ora della pappa:
- Ooh, che belloo, eccoci a tavola amoree! Fammi vedere come sei bravaa!
Splat. Hai urtato il cucchiaio mentre stavo per imboccarti e mezza pappa si è spiaccicata sul pavimento.
- No, amore, così non si fa! Guarda che ora arrivano le carotine che contengono tanta vitamina A...
- Mammmaaaaa! Dà, dà, dà!
Vuoi impugnare il cucchiaio da sola, e così io ti cedo il posto. Con compiacimento, ti osservo mentre ingurgiti felice carote, patate, frammenti di zucca, il tutto condito con un filo d'olio e un pizzico di sale.
Il ritratto della felicità. Ah, forse tutto è ritornato alla normalità!
Sprrut!
Hai sputato tutto facendolo schizzare anche sul mio viso e adesso ridi soddisfatta, mostrando i due dentini di sotto e quell'unico incisivo superiore, con aria da delinquente.
- Basta ora!!!! - grido battendo un pugno sul tavolo.
Il resto del pranzo scorre piuttosto bene, anche perché non stai a tavola neppure un secondo e scorrazzi dalla cucina al salotto guardando noi che mangiamo.
Per addormentarti, stranamente, basta portarti fuori e nel giro di pochi minuti sei già k.o.
Due ore di pace, di relax, di paradiso terrestre. Riesco a rispondere alle email del 2011, agli sms che mi hanno mandato ai primi di gennaio, mi faccio una bella doccia tiepida...
Alle tre e mezzo sento un urlo agghiacciante: ti sei svegliata. Con le palpitazioni, scendo giù per salutarti, ma lo sguardo alla Terminator è sempre lì che mi aspetta. Ti porto merenda, ma non hai appetito e ne lasci la metà.
Coi tuoi nonni, stabiliamo un piano di fuga: "Mercatone Uno" e "Io Bimbo".
Al Mercatone, varcata la soglia, strilli talmente forte da far girare le cassiere, da "Io Bimbo" sembri più calma.
Tornati a casa, riprendi il tuo rito scaraventando i giocattoli in terra.
- Ma va a pile? - chiedo esausta a tua nonna.
- Non lo sho. Shono ubriaca di shtancheshia.- mi sento rispondere. 
Il Puma è spalmato sul divano, in stato confusionale.
Alle otto e un quarto circa torna babbo Ale, che viene accolto come il Messia.
- Oohh, finalmente! Siediti, non puoi neppure immaginare che giornata abbiamo passato!- esclamo sospirando.
- Oggi la Pati è stata una iena. Guarda tua moglie, com'è pallida e sbattuta - interviene la nonna.
Babbo Ale ti prende sulle ginocchia:
- Piccola peste, cos'hai combinato per ridurmi così la mamma?? Vediamo se con me ora ti calmi un po'...

Ore 22.00:
- Dov'è il tasto per spegnerla? Eppure io lo so che lei nasconde un tasto sulla schiena...
- Ale, rassegnati, oggi è "programmata per uccidere".
- Dai, vediamo se si addormenta...raccontale la storia del gatto Biagio...
- Mh. Proviamo.

Ore 22.30:
- Mi sa tanto che...
-...si è addormentata?
- Sì.
- Alleluja.
- Era ora, eh.
- E domani cosa ci aspetterà??
- Meglio non pensarci...

mercoledì 7 marzo 2012

Una cozza attaccata al suo scoglio

Reduce dal subdolo vaccino "morbillo, parotite e rosolia" i cui effetti si fanno sentire solo a distanza di una settimana circa, sei pallida, assonnata, mangi controvoglia, intoni lamenti strazianti, ti rotoli in terra mugolando, non sembri neppure più la stessa Pati.
Una mamma può resistere mezza giornata, un giorno intero, mettiamo pure un giorno e mezzo (seppure stringendo i denti e ripetendo come un mantra "Tutto passa, tutto passa, domani è un altro giorno", parafrasando il Rossella 'O Hara pensiero), ma allo scadere dei due giorni di abbrutimento "post-vaccino" l'istinto di protezione ha il sopravvento su tutto.
Il secondo giorno di agonia non ne vuoi sapere di addormentarti dopo pranzo, sembri posseduta e ti contorci roteando gli occhi come la bambina de "L'esorcista" mugolando "Oioi...oioi...oioi..." (tipica espressione toscana di dolore, comunemente usata dagli anziani per lamentarsi dei loro acciacchi). Dopo averti sentita piangere per un'ora e mezzo di seguito come facevi quando avevi due mesi ed eri in preda alle colichette, ti ho sollevata dal passeggino, ho preso una coperta, ti ci ho avvolta come un neonato di poche settimane, mi sono semisdraiata sul divano, ho appoggiato la tua testolina sul mio petto, ti ho cullata canticchiando una sorta di ninna-nanna strascicata, ho chiuso gli occhi e ti ho tenuta così da mezzogiorno e mezzo fino alle due, senza muovermi di un centimetro per paura di svegliarti. Verso l'una e mezzo, nonna Laura è venuta a chiedermi se avevo fame e le ho risposto sussurrando "Sì, ma non posso e non voglio muovermi di qui". Nonna Laura, che è pur sempre mia mamma come io lo sono di te, ha avvertito forte forte il desiderio di proteggere sua figlia e mi ha portato il pranzo imboccandomi mentre io continuavo a dondolarti e a tranquillizzarti.
Ecco, lì ho capito meglio cosa significa "amore materno": rinuncia (non avrei neppure mangiato se non fosse stato per nonna Laura che mi ha portato il cibo davanti al divano), istinto primordiale (provato anche da tua nonna vedendo me, sua figlia, intenta a fare lo sciopero della fame seppure in nome di una giusta causa), annullamento delle proprie esigenze di fronte a quelle di un figlio, una tenaglia stretta intorno al cuore quando il figlio esprime anche un minimo malessere.
Lì, con te sul mio petto, ero come una cozza attaccata al suo scoglio, un'edera incollata al tronco di un albero.
Io. Te. La forza dell'amore che straripa come un fiume in piena, l'incapacità di ascoltare il tuo dolore, le orecchie che fanno male mentre tu piangi di quel pianto sommesso che solo febbre o tristezza possono provocarti.
Tu, il mio piccolo pesciolino che sbatte le pinne per riprendersi e tornare a sguazzare nel mare, il mio gattino intirizzito e bagnato fradicio che cerca riparo di notte, sotto un portone, durante un temporale.
Ti amo, piccola mia e, come cantava Battiato, "(...) sei un essere speciale ed io/avrò cura di te".