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mercoledì 7 settembre 2011

quel 13 gennaio

Ebbene sì, tuo padre deve già salutarti. Non hai nemmeno un mese, che dico un mese, neppure quindici giorni, ma le valigie sono accatastate sulla porta e aspettano di essere caricate in macchina.
In quanto a me, tengo gli occhi bassi e aspetto che l'ondata di tristezza mi travolga e spazzi via il fantastico sogno di me, te e babbo uniti come nella famiglia del Mulino Bianco, con babbo sorridente che si catapulta giù per le scale e ci raggiunge a tavola per la colazione, poi ti prende in braccio, mi bacia sulla fronte ed esclama energico "Vado a lavoro, ci vediamo stasera tesori miei!". Le famiglie "Mulino Bianco" non devono vedersela con problemi di distanza, nervosismo quotidiano, per loro tutto è motivo di allegria, non si separano mai per mesi e mesi, non devono usare la webcam per scambiarsi un sorriso o un bacio, le famiglie "Mulino Bianco" sono maledettamente fortunate e niente turba il loro perfetto equilibrio domestico.
Il 13 gennaio 2011 non ho versato una lacrima vedendo uscire dalla porta tuo padre, perché nei giorni precedenti avevo già consumato un'intera confezione di fazzoletti; ormai, dopo la disperazione iniziale, ero passata alla fase della rassegnazione: è andata così. Il lavoro, oggi come ieri, porta lontano, smembra le famiglie, ma noi ce la faremo, affronteremo tutto con pazienza e con amore, il sentimento che ci lega è forte, non crollerà certo per questo...Sì, amore, ce la faremo, e dopo la famiglia del Mulino Bianco ci farà sorridere, almeno noi potremo dire di essercela sudata, quella felicità che loro trasudano da ogni poro, e la soddisfazione sarà massima.

"Se anche solo desideri essere accanto a qualcuno che ami, ci sei già". Richard Bach  
COME SEMPRE TUE, MAMMA E PATI.

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