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venerdì 9 settembre 2011

BIANCANEVE E I SETTE NANI: MA...PERCHE’ IO NE HO VISTO ANCHE UN OTTAVO??

Da un mese, durante il pomeriggio, ti addormenti soltanto di fronte al cartone animato di Biancaneve.
La routine è giusta e necessaria in certi casi, lo dicono tutti, chiunque è concorde con la teoria che con i bambini “repetita iuvant”, e io...mi sono attrezzata: registratore, telecomando, videocassetta VHS ormai usurata ma sempre godibile.
Ogni pomeriggio è all'insegna della Disney.
Il cartone animato di Biancaneve è un classico degli anni ’30, ispirato alla fiaba dei Fratelli Grimm. La storia tutti la conosciamo: Biancaneve è una deliziosa principessa che vive con una matrigna che probabilmente non ha molti interessi nella vita, se il suo unico passatempo è quello di preparare mele avvelenate e consultare lo specchio magico per farsi gli affari degli altri (non esisteva ancora Facebook, altrimenti avrebbe usato quello).
Biancaneve è bella, dai modi gentili, ma con il QI di una cimice (non me ne vogliano le cimici). Quando arriva la matrigna trasformata in vecchietta lei non pensa neppure per un istante che ci possa essere una trappola, apre la porta sorridente e la fa entrare! Non è tutto; pochissimi giorni prima Brontolo (il nano misogino che pensa che tutte le donne siano perfide) la aveva avvertita che correvano voci strane sul conto della matrigna:  "Attenzione, è maestra di magia nera! Riesce persino a rendersi invisibile!".
Ora, nella casetta dei sette nani non ci capitava più un cane da non si sa quanti anni, un mattino arriva una vecchietta che vuole a tutti i costi rifilarle una mela...possibile che a Biancaneve non sia venuto il sospetto che ci potesse essere un pericolo in agguato??
Alla fine del cartone animato, poi, ci sono rimasta veramente male (da piccola non avevo notato niente): arriva il principe, bacia Biancaneve, lei si sveglia, monta sul cavallo bianco, fa un tiepido saluto ai nani e se ne va. Mah. Poveri nani, si sono sbattuti per farti una bara di cristallo e ti hanno vegliata giorno e notte per non si sa quanto (nelle fiabe il tempo trascorso è sempre un'incognita)...potresti essere anche un minimo riconoscente, visto che vai a vivere in un castello e non in un tugurio: porta con te anche loro!
La cosa che mi preoccupa di più, comunque, è un'altra: dopo cinquanta visioni del film, comincio ad avere le allucinazioni. Prima notavo solo i personaggi principali, il castello, il bosco, la casetta dei nani e gli animali della foresta, adesso so perfettamente di che colore è il cappello di ogni nano, le battute di ogni personaggio almeno fino a metà film, non riesco più a togliermi dalla testa la colonna sonora, e sono arrivata a vedere persino un ottavo nanerottolo che ogni tanto fa capolino da un cespuglio. Credo che tra non molto passeremo alla Sirenetta, sperando di non vedere sedici tentacoli a Ursula. 



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