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lunedì 28 maggio 2012

il Puma e la psicologia infantile

- Gnòòòòò, gnòòòò! Mamma! Gnogno! Bia, bia!! 
Ore 10.30 del mattino; cerco di infilarti nel passeggino per la solita passeggiata, ma cominci a divincolarti come se ti avessero appoggiata su un ferro rovente.
- Ascolta Pati, VUOI O NON VUOI ANDARE A VEDERE IL GATTINO??? Se vuoi andare allora monta sul passeggino!
- Gnòòòòòòòò!!!!!!!!!!
Madida di sudore, raccogliendo tutta la pazienza possibile tento di offrirti la seconda opzione:
- Allora, se proprio non vuoi montare sul passeggino, vieni che ti metto giù... - e ti appoggio in terra per farti camminare. L'avessi mai fatto!
- Mammaaaaa!!!!!!!!Gnòòòòòòòòòòòòòòòò!!!!! Buuuuuuuuuuuu!!! - ululi, arrampicandoti sui miei jeans per farti prendere di nuovo in braccio.
- Che strano...non l'ha mai fatto. Di solito insiste per camminare e non vuole stare in braccio! - commento guardando nonno Puma che, in silenzio, scuote la testa.
- Biccina, biccina la miaaaa...vieni dal gnogno, vieni dal gnogno...
Cacci un urlo da spaccarmi i timpani e ti abbarbichi al mio collo con entrambe le manine.
- Amore, dai, non posso portarti in braccio fino alla stazione, mi spacchi la schiena così! - e tento nuovamente di metterti giù, ma il copione si ripete: strilli, pianti ed orribili insulti in dialetto patese.
Sospiro, guardo nonno Puma e, tenendoti stretta in braccio, spiego:
- Dev'essere come dicono gli psicologi infantili: ad ogni tappa fondamentale della crescita di un bambino corrisponde una sorta di regressione. Anche giunto all'anno e mezzo, infatti,  il piccolo ha quasi timore di crescere e tende a comportarsi da neonato, riprendendo le stesse abitudini, gli stessi gesti che aveva qualche mese prima...Da qui, secondo me, il desiderio di farsi prendere di nuovo in braccio. Sei d'accordo con questa teoria, nonno??
- La mia teoria è che è tanto viziata - conclude il nonno scuotendo la testa.

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