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martedì 29 maggio 2012

Il pappagallo

Ormai siamo vicini ai tuoi diciassette mesi.

Chi poteva immaginare che, già a quest'epoca, avresti cominciato a fare il pappagallo, ripetendo con perizia ogni singola parola??

Inutile sottolineare che parole come "mamma", "babbo", "nanna", "peppeto"(tappeto), "babo" (albero) e "ghighe" (tigre) fanno sorridere ed inteneriscono, ma gli scleri verbali di babbo Ale mentre cerca di riaggiustare il seggiolone e le esclamazioni da educanda della tua dolce genitrice mentre rimuove dal pavimento brandelli di zucchine e monconi di sogliola sono tutta un'altra storia.

Tuttavia, la parolina inopportuna sfugge quasi sempre a tutti, non si può soppesare continuamente il linguaggio e quindi tu, come una spugna, assorbi tranquillamente anche un genere di parole leggermente diverso dal linguaggio dei Barbapapà.

Tipico esempio di situazione imbarazzante:

IO - Ale, non dovevi andare a sentire delle piastrelle per il bagno??
BABBO ALE - C......o, me ne sono dimenticato!
PATI SORNIONA - Cascio. 
IO E BABBO ALE IN CORO: - No, amore! Non si dice questa parola! (da che pulpito, eh?)

BABBO ALE - Amore, la Pati ti ha cancellato mezza pagina di traduzione e ha spento il pc.
IO - Cosa?????????????????????? Oh, m.....a!
PATI SORNIONA E DELINQUENTE - Medda.
IO - Cosa ridacchi che mi hai distrutto il computer??? Eh? Porca t....a! Ops! Che ho detto...(improvvisi sensi di colpa della genitrice sboccata).
PATI: - Toia. 


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