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martedì 13 novembre 2018

Quel vizio chiamato tristezza

Questo pensiero non è dedicato a te, piccola mia, poiché per carattere non hai mai corteggiato il dolore, piuttosto te ne sei sempre tenuta alla giusta distanza, un po' come chi attende il treno facendo attenzione a non oltrepassare la linea gialla.
Una bella fortuna, Pati, in questo mondo di aspiranti vittime che si crogiolano nella sofferenza e la chiamano 'amore'.
La tristezza, la disperazione, il male di vivere possono diventare vizi, come diceva Flaubert. Erbacce che crescono nel nostro giardino e soffocano i primi germogli dei bellissimi fiori colorati che vorrebbero addolcire il prato della nostra vita, ma spesso siamo noi a non curare il giardino e a chiamare 'piante ornamentali' quelle erbe tossiche e spinose che allargano lentamente i loro tentacoli e ci strappano via gioia e speranze.

Se il male ci cerca, non facciamoci trovare.

Non diamo la caccia alle illusioni; l'amore non deve essere un inseguimento, ma una delicata danza dove i corpi si attraggono e le menti si abbracciano.
Se una persona non è convinta di stare con noi, significa che non siamo noi a occupare il sedile accanto a lei.

Non è il nostro volo.

mercoledì 7 novembre 2018

Love Is...

È tempo perso cercare di descrivere l'amore? La definizione adatta la cercano, da sempre, scrittori, poeti, pittori, scultori, musicisti, bambini, professori, ma anche uomini seduti al bar o in piedi alla fermata dell'autobus.
La nostra vita intera è fatta di amore, dal sorriso del neonato che si perde dentro agli occhi della mamma fino al sorriso stanco e protettivo di un nonno che guarda suo nipote.
L'amore è bene farselo piacere, perché lo ritrovi ovunque vai.
È come la musica, come i numeri: DAPPERTUTTO.
Anche quando credi di non parlare di amore, in realtà lo hai già menzionato almeno venti volte, e nemmeno te ne sei accorto.

Dato che tutti provano a cercare una definizione da attribuire a questo folle, meraviglioso, inaspettato, a volte  lacerante e ingrato sussurro del cuore, proverò anch'io a dire la mia.

L'amore è un improvviso battito di ali alla finestra, una raccolta di stelle marine in fondo agli oceani, una corsa in mezzo a un prato immenso di cui non si conoscono né l'inizio né la fine, un viaggio last-minute in mezzo alle nuvole, sentirsi a casa dentro un abbraccio, trovare tutte le risposte in fondo a due occhi, e ridere...ridere di tutto, di un signore, del suo cappello un po' sbilenco, di un cane che scondizola, di una vecchietta che si soffia il naso. Ridere di niente, di ciò che c'è, di ciò che non c'è, di ciò che arriverà, di ciò che solo due innamorati vedono, e che a loro sembra spassoso.

L'amore è...

- Mamma, possiamo restare qui con lui?
- No, ora dobbiamo andare...
- Te ora cosa fai?
- Vado a scegliere un libro. Ciao a domani!
- Posso restare con lui?
- Ma tanto vi vedete domani...

Domani? Cos'è domani? Domani è già tardi. Tutta la vita è oggi.

Tu non ti muovi di un centimetro, lui nemmeno. Due statue.

- Dai Ely, vieni anche te!
- Sì, eccomi!

- Pati il giacchet...

Senza giacchetto (Freddo?? Quale freddo?) con le ali ai piedi e il cuore che galoppa lungo la salita. Mi volto un attimo per salutarti: non cammini, sorvoli il terreno a zig zag come un drone.
Un drone con gli occhi a cuoricino.

Ho smesso di cercare definizioni, perché guardandoti ho capito tutto:

l'amore è diventare, di colpo, dei felicissimi imbecilli.

sabato 3 novembre 2018

Il palazzo fatato

Ti racconto una storia. Vera o presunta che sia, chiudi gli occhi e viaggia con me.

Ci troviamo in un palazzo antico, dove corrono e giocano tante fate e tanti maghetti. Lungo i corridoi del palazzo incontriamo dei personaggi.

C'è la fatina  bionda, dal viso angelico, che sembra tanto buona e innocente e invece quando meno te lo aspetti risponde a tutti, acidissima e tagliente. Un cuore di ghiaccio sporco nascosto sotto candide camicette. Le piace oltremodo fare dispetti e mettere zizzania tra maghi e fate.
In pochi hanno capito la sua vera natura.
In pochi si salveranno dalle sue spire.
Ah, se non lo hai già capito ti svelo un segreto: quella fata in realtà è una strega.

C'è la riccastra vanitosa, tutta incentrata su se stessa, sui suoi cerchietti, sull'ammirazione che gli altri le offrono. Tutti devono guardare solo lei, cercare solo lei, elemosinare solo la sua amicizia.
Un giorno si è alzata e ha deciso che tutti (fate e maghi) la dovevano venerare.
Se disgraziatamente ti stanchi di lei e vuoi cambiare aria, fuggi lontano, non comunicarle mai la tua decisione!!! Allontanati piano, senza spiegazioni, o ti verrà tagliata la testa!
Qualora ti trovassi girato a guardare in un'altra direzione preoccupati sempre di specificare:
- Sua Maestà, mi scusi se le do le spalle, non vorrei mancare di rispetto alla sua regalità.

C'è una fata un po' strana, che un giorno si arrabbiò con un'altra fatina senza un reale motivo e mandò un guardiacaccia a fare giustizia. Il guardiacaccia però tornò col cuore di un cinghiale e lei non gli perdonò mai il tradimento.
Anche quella fata in realtà è una strega.

C'è la fata amica di tutti, quella che strilla sempre, abbraccia chiunque, dà pacche a tutti e sorride a tutti nello stesso modo. Viene da chiedersi se nessuno le ha mai fatto notare che siamo fatti per pochi, che chi ama tutti non ama nessuno, che il cuore delle persone vere ha poche stanze.
Mah. Forse continuerebbe a ridacchiare e non capirebbe.

C'è la fata ''amicona-siamoamicheforever" a singhiozzo, quella che oggi prenderà una fissazione per una fata e domani sarà già altrove.

Ma ci sono anche maghetti in questa storia!

C'è il mago buono ma chiassoso, quello che urla forte da far tremare i vetri del palazzo, il mago simpatico e tranquillo, il mago che muove il bacino a ritmo di musica, il mago che fa gli scherzi, il mago bello, pazzo e burlone con il cuore caldo ma chiuso col lucchetto...

- ...E quel mago è amatissimo da una fatina bella, buona e pazza come lui. Questa fatina sembra timida ma poi è completamente svalvolata, e con lui lo è ancora di più.

- E questa fatina per caso la conosco??

- Molto bene, direi.
Insieme quei due fanno bellissime magie.

lunedì 29 ottobre 2018

Gli altri

Gli altri deludono, questo di solito raccontiamo davanti a un caffè.
Gli altri sono dei falsi e dei bugiardi.
Gli altri sono ipocriti, gli altri hanno una doppia faccia, gli altri chiacchierano alle nostre spalle, gli altri sono diffidenti, gli altri sono i nostri nemici, fanno gli amici e poi ti voltano le spalle.
Non ci dobbiamo fidare degli altri.
Non dobbiamo aspettarci niente dagli altri.

Sì, però pensavo a una cosa:
gli altri siamo anche noi, per gli altri.

Gli altri non esistono.
Gli altri siamo TUTTI. 

domenica 28 ottobre 2018

Puntini nel mondo

- Dov'è F. ora?

- In Spagna, amore.

- Sì, ma dove??

Prendi il mappamondo e la cerchi. Lui è lì, adesso, è un puntino minuscolo nel cuore della Spagna, a sua volta piccolissima nel cuore del mondo, a sua volta microscopico nel cuore della Via Lattea, a sua volta insignificante se paragonata alla vastità dell'Universo, o meglio, di ciò che conosciamo di esso.

Ognuno di noi in verità è un puntino di dimensioni microscopiche, una pulce che cammina svogliatamente sul suolo di questo pianeta, ma agli occhi di chi ci ama siamo immensi, siamo dei giganti, delle bellissime statue imponenti e luccicanti che scrutano il paesaggio dall'alto con amorevole maestosità.

- Guarda, mamma, ho ritrovato questa in tasca. Ora sì che mi manca.

In aria, fai volteggiare una piuma bianca, che ricade a terra e resta lì fissa a galleggiare nei tuoi occhi incantati, quasi fosse la vela di una nave greca che annuncia il ritorno dell'eroe.

- Gli voglio bene - sospiri - Ma quando torna?

- Presto amore, presto.

Raccogli la piuma, la appoggi al viso per un istante e poi la rimetti in tasca. Infine accarezzi la Spagna sul mappamondo.

- Ciao, puntino. A presto.

Quel 'puntino' per te è davvero un mondo intero.

Cuori di panna e cuori montati

L'umiltà fa grandi, rende preziosi, è bella da scoprire tra le pieghe di un sorriso che preferisce imparare piuttosto che insegnare, lodare piuttosto che sminuire.

Tu, col tuo cuore di panna, mi spieghi che non parli volentieri del tuoi dieci a storia, il tuo mondo si sveglia e tramonta tra una capriola e una carezza al tuo gattino, mentre qualche bambina crede che il mondo inizi e finisca tra le pagine del suo quaderno di matematica, i corsi di inglese dalle insegnanti madrelingua e i fiocchi e i cerchietti della sua trousse.

Questo a te non piace, mentre ti diverti un sacco a prenderti in giro e ti fanno innamorare le persone belle e intelligenti che si camuffano da pagliacci stupidi.

E ami i silenzi, pozzi di mistero e saggezza.

Un po' come la storia del gufo.

Più sapeva, più taceva. Più taceva, più sapeva.

martedì 23 ottobre 2018

L'amore è un'altra cosa

Vuoi bene a molte persone, certo, alcune di loro anche importanti, ma...

L'amore è un'altra cosa.

Ami i musetti dolci dei gatti, i nasi umidi dei cani, la coda di cotone dei coniglietti, le pinne agili e fluorescenti dei pesci rossi e persino le manine a ventosa dei gechi.

Ami il vento, quello forte, indomabile, quello che non si arrende e scompiglia i tuoi lunghi capelli lisci e lucidi come le castagne.

Ami il sole, la scanzonatezza di una mattinata d'estate, i raggi caldi che ti accarezzano le guance.

Ami la sincerità, l'affetto che cresce giorno per giorno, le emozioni taciute per mesi e poi gridate, le fiabe a lieto fine, le promesse mantenute, la fantasia che libera in cielo cavalli alati e fatine non più grandi di una biglia.

Ami l'amicizia fedele, la bellezza di un viso pulito, gli occhi scuri dentro ai quali puoi leggere cosa racconta un cuore, mentre non ti piacciono molto gli occhi celesti perché sono sfuggenti, enigmatici, ti sembra di non riuscire a leggere l'anima di chi li indossa.
Sarò sincera, anch'io la penso come te, non amo perdere tempo a sguazzare nelle acque misteriose di due laghetti azzurri, anche perché a volte l'acqua sembra cristallina e rassicurante ma, una volta che ti sei tuffata, ti accorgi che è torbida e malsana.

Ami i capelli biondi come spighe di grano e le risate calde come il pane appena sfornato.

Ami la sana follia, l'intelligente ironia del Cappellaio Matto, i giochi di parole, la rivelazione di aver trovato una mente che si incastra perfettamente con la tua, i pensieri che si intrecciano prima delle mani, gli amici che sanno farti compagnia senza che tu debba elemosinare le loro attenzioni.

Ami l'attesa delle tue amiche, dei tuoi parenti, di F., ma ancora di più la sorpresa di sentire la sua voce che ti chiama quando ormai sembrava non arrivare più al parco e allora ti sembra di sentire sul petto il peso della rassegnazione che scivola via, lontano, lasciando il posto all'euforia.

Ami ridere di niente, giocare a fare la stupida, sognare un mondo in cui gli uccellini svolazzano intorno agli umani chiusi in gabbia, i cani abbandonano incubi e padroni crudeli sull'autostrada e i leoni osservano con compassione i visi smunti dei direttori del circo che chiedono cibo e acqua aggrappandosi a una rete.

Ami la verità, anche quella che fa male, non sopporti le maschere se non è Carnevale.

Ami la scuola, soprattutto da quando nessuno chiede a qualcuno di picchiarti, due bambine di classe non ti fanno più dispetti accampando la scusa 'È più piccola di noi e poi è troppo timida', da quando un'altra compagna non prende più a calci il tuo zaino (o forse succede ancora ma non ci fai più caso) e da quando non ti prendono più in giro dicendo che non ridi come le altre femmine, che non fai i loro versetti, quindi sei 'strana'.

Che 'strano' poi significa originale, se stesso. Mica male come attributo, ha il sapore della libertà.

Da quest'anno c'è una novità: ami anche te stessa, sei felice dell'immagine che rimanda lo specchio, ti piaci e, osservandoti di nascosto mentre ti sistemavi i capelli in bagno, per un attimo ho persino creduto che stessi per diventare vanitosa, ma fortunatamente mi sbagliavo.

Ami la coerenza, la gente che, esattamente come te, può cambiare cento sport, cento abitudini, cento pettinature, ma quando stringe un patto di amicizia si prende un impegno e non cambia idea di colpo, senza preavviso.

Ti dispiace persino cambiare spazzolino perché pensi che quello di prima possa rimanerci male e ti viene da piangere se vedi un pezzo di carta strappato, abbandonato in terra e trascinato dal vento, figuriamoci se butti via le persone.

Ami noi, i tuoi genitori, fari sulla strada della tua vita che cercano di farti da guida senza abbagliarti.

Ami i tuoi nonni, due volte genitori, due volte teneri e presenti.

Ami zii e cugini, lontani eppure sempre vicini, sempre a un passo dal tuo cuore.

Ami C. e i suoi silenzi, i repentini cambi di umore, il broncio, la tenera gelosia di un'amica che non vorrebbe dividerti con nessuno.

Ami un'altra C., originale, eccentrica, mai noiosa, affascinante coi suoi undici anni e mezzo.

Ami L., l'amica del cuore, colpo di fulmine all'asilo, scelta sin dal primo istante.

Ami F., affetto cresciuto nel tempo, rivelazione di una sera di giugno, quando al termine di una festa di paese si autoinvitó a casa tua e tu gridasti subito 'Siii!' mandando al diavolo tutte le teorie sul 'fare la preziosa' che ti avevano insegnato in classe e facendoti prendere per mano dalla sua colorata intelligenza travestita da follia.

Perché l'amore non conosce teorie né strategie.

L'amore è un'altra cosa.