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martedì 23 ottobre 2018

L'amore è un'altra cosa

Vuoi bene a molte persone, certo, alcune di loro anche importanti, ma...

L'amore è un'altra cosa.

Ami i musetti dolci dei gatti, i nasi umidi dei cani, la coda di cotone dei coniglietti, le pinne agili e fluorescenti dei pesci rossi e persino le manine a ventosa dei gechi.

Ami il vento, quello forte, indomabile, quello che non si arrende e scompiglia i tuoi lunghi capelli lisci e lucidi come le castagne.

Ami il sole, la scanzonatezza di una mattinata d'estate, i raggi caldi che ti accarezzano le guance.

Ami la sincerità, l'affetto che cresce giorno per giorno, le emozioni taciute per mesi e poi gridate, le fiabe a lieto fine, le promesse mantenute, la fantasia che libera in cielo cavalli alati e fatine non più grandi di una biglia.

Ami l'amicizia fedele, la bellezza di un viso pulito, gli occhi scuri dentro ai quali puoi leggere cosa racconta un cuore, mentre non ti piacciono molto gli occhi celesti perché sono sfuggenti, enigmatici, ti sembra di non riuscire a leggere l'anima di chi li indossa.
Sarò sincera, anch'io la penso come te, non amo perdere tempo a sguazzare nelle acque misteriose di due laghetti azzurri, anche perché a volte l'acqua sembra cristallina e rassicurante ma, una volta che ti sei tuffata, ti accorgi che è torbida e malsana.

Ami i capelli biondi come spighe di grano e le risate calde come il pane appena sfornato.

Ami la sana follia, l'intelligente ironia del Cappellaio Matto, i giochi di parole, la rivelazione di aver trovato una mente che si incastra perfettamente con la tua, i pensieri che si intrecciano prima delle mani, gli amici che sanno farti compagnia senza che tu debba elemosinare le loro attenzioni.

Ami l'attesa delle tue amiche, dei tuoi parenti, di F., ma ancora di più la sorpresa di sentire la sua voce che ti chiama quando ormai sembrava non arrivare più al parco e allora ti sembra di sentire sul petto il peso della rassegnazione che scivola via, lontano, lasciando il posto all'euforia.

Ami ridere di niente, giocare a fare la stupida, sognare un mondo in cui gli uccellini svolazzano intorno agli umani chiusi in gabbia, i cani abbandonano incubi e padroni crudeli sull'autostrada e i leoni osservano con compassione i visi smunti dei direttori del circo che chiedono cibo e acqua aggrappandosi a una rete.

Ami la verità, anche quella che fa male, non sopporti le maschere se non è Carnevale.

Ami la scuola, soprattutto da quando nessuno chiede a qualcuno di picchiarti, due bambine di classe non ti fanno più dispetti accampando la scusa 'È più piccola di noi e poi è troppo timida', da quando un'altra compagna non prende più a calci il tuo zaino (o forse succede ancora ma non ci fai più caso) e da quando non ti prendono più in giro dicendo che non ridi come le altre femmine, che non fai i loro versetti, quindi sei 'strana'.

Che 'strano' poi significa originale, se stesso. Mica male come attributo, ha il sapore della libertà.

Da quest'anno c'è una novità: ami anche te stessa, sei felice dell'immagine che rimanda lo specchio, ti piaci e, osservandoti di nascosto mentre ti sistemavi i capelli in bagno, per un attimo ho persino creduto che stessi per diventare vanitosa, ma fortunatamente mi sbagliavo.

Ami la coerenza, la gente che, esattamente come te, può cambiare cento sport, cento abitudini, cento pettinature, ma quando stringe un patto di amicizia si prende un impegno e non cambia idea di colpo, senza preavviso.

Ti dispiace persino cambiare spazzolino perché pensi che quello di prima possa rimanerci male e ti viene da piangere se vedi un pezzo di carta strappato, abbandonato in terra e trascinato dal vento, figuriamoci se butti via le persone.

Ami noi, i tuoi genitori, fari sulla strada della tua vita che cercano di farti da guida senza abbagliarti.

Ami i tuoi nonni, due volte genitori, due volte teneri e presenti.

Ami zii e cugini, lontani eppure sempre vicini, sempre a un passo dal tuo cuore.

Ami C. e i suoi silenzi, i repentini cambi di umore, il broncio, la tenera gelosia di un'amica che non vorrebbe dividerti con nessuno.

Ami un'altra C., originale, eccentrica, mai noiosa, affascinante coi suoi undici anni e mezzo.

Ami L., l'amica del cuore, colpo di fulmine all'asilo, scelta sin dal primo istante.

Ami F., affetto cresciuto nel tempo, rivelazione di una sera di giugno, quando al termine di una festa di paese si autoinvitó a casa tua e tu gridasti subito 'Siii!' mandando al diavolo tutte le teorie sul 'fare la preziosa' che ti avevano insegnato in classe e facendoti prendere per mano dalla sua colorata intelligenza travestita da follia.

Perché l'amore non conosce teorie né strategie.

L'amore è un'altra cosa.

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