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venerdì 6 aprile 2012

Cacoccio

Di ritorno da lavoro, tuo padre accusa un tremendo mal di gola misto a raffreddore e tosse (della serie "non facciamoci mancare niente"). Con le tonsille in fiamme, riesce appena a spiccicare parola, ma non appena deglutisce sente divampare il fuoco  e quindi decide di parlare il meno possibile.
- L'ennesimo regalino della primavera - bofonchia, torvo in volto.
- Certo Ale...bah... - sospiro io.
- Che vorresti dire con quell'espressione? - mi interrompe lievemente alterato.
- No...niente...magari, ecco...
- Ecco...?
- Sei un catorcio - commento infine con estrema gentilezza.
- Che amore che sei...
Tu, che eri restata in silenzio ad osservare lo scambio di battute tra i tuoi genitori, ridacchi.
- Che ne pensi Pati? Ha ragione la mamma? Babbo è o non è un catorcio? - ti strizzo l'occhio.
Tu annuisci e ripeti, complice:
- Cacoccio.

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