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venerdì 6 aprile 2012

L'erba del vicino è sempre più verde

Da un po' di tempo a questa parte hai una nuova passione: trascorrere le tue giornate dalle vicine. Di buon mattino, ti alzi, ti fai vestire senza problemi, ti infili nel giacchetto ed esci trotterellando, alla volta del cancellino. Lo apri (se è socchiuso), lanci urla inferocite e chiami "Mamma! Gnogno!" (se è chiuso), poi imbocchi la strada e vai dalla vicina numero uno, una nonnina che, esclamando "La mì coccaaa, vieni quaaa che ho una cosina per teee", ti strapazza di coccole e ti riempie di dolciumi e uova fresche.
Soddisfatta, saluti la vicina numero uno e ti precipiti dalla vicina numero due. Lei ti vede, ti prende in braccio, esclama "Vieni che ti porto a vedere il micino!" e ti fa entrare in casa a vedere Biagio, il suo gatto persiano dal pelo bianco e nero, un pigro micione un po' anzianotto ma sempre tanto maestoso.
Lui, che ha maturato negli anni un'antipatia viscerale nei confronti dei bambini (reduce da pessime esperienze con una bimba pestifera che gli tirava la coda e lo scaraventava prendendolo per la nuca) con te è cambiato, è più dolce, meno prevenuto. Cerca di non darlo troppo a vedere, ma si nota che gli stai simpatica e lo intenerisci. Tu e i gatti siete in simbiosi, inutile negarlo.
Dopo la "puntatina" dalla vicina numero due te ne torni nel tuo giardino e vieni a "fare le fusa" da me e dal nonno Puma, continuando tuttavia a spiare di sbieco il giardino della vicina numero due...
Si sa, l'erba del vicino è sempre più verde.

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