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martedì 14 febbraio 2012

Chicco

,Non è pubblicità alla nota ditta per bambini, bensì la parola in patese per "dente".
Il patese, infatti, è una lingua in continua espansione: dai semplici "mamma", "babbo", "gnogno" e "gnogna", negli ultimi mesi il passaggio a molte altre espressioni talvolta incomprensibili è stato rapido e inaspettato.
"Puppo", detto sottovoce come se fosse un segreto, è il tuo modo di dire "ciuccio" (funzione conativa secondo Jakobson), mentre "uaua" è l'acqua, ma a volte anche il latte. "Nana" è la banana e "cocco" il biscotto, e adesso...eccoci arrivati al "chicco".
Con la dolorosa e tutt'altro che precoce comparsa dei tuoi primi dentini, hai coniato questo neologismo della lingua patese, nato dall'esigenza di applicare una funzione spiccatamente emotiva.
Adesso che la dentizione ha faticosamente preso il "via", i chicchi spuntano come funghi da un giorno all'altro, ma al contrario di quanto pensassi tu sei molto più tranquilla e non lanci più urla primordiali battendoti il petto come un gorilla.
Proprio ieri pomeriggio, mentre ti stavo dando la merenda, hai annunciato l'arrivo di un nuovo incisivo in modo molto chiaro e risoluto:
- Mamma?
- Dimmi, amore. (Sullo sfondo, Lupo Lucio della "Melevisione" che sbraita all'indirizzo del folletto Milo Cotogno)
- Chicco.
- Vuoi mangiare un altro biscotto? (dimenticando che in quel caso, semmai, avresti detto "cocco")
- Gnò, mamma. C-h-i-c-c-o.
- Ahh, ti è spuntato un nuovo dentino!
- Tì. (portandoti le mani alla bocca)

- Ecco! Poverina...ti fa male?
- Gnò, mamma.
- Bene, allora continuiamo a pappare lo yogurt e a vedere cosa combinano quelli della "Melevisione"?
- Mh. Dà, dà! (traduzione: "Okay. Dammi, dammi!")

Il patese si sta trasformando; da semplici parole, a goffi tentativi di formulare una breve frase.
Piccole Pati crescono...

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