Etichette

giovedì 16 febbraio 2012

Le parole vietate

Da quando una minuta cosina di plastica dalle guanciotte tonde e colorite è entrata nella tua vita, il tuo istinto di protezione è aumentato ancora di più. Prima ti limitavi a prenderti cura di noi genitori e dei tuoi nonni, imboccandoci a tavola e facendoci i massaggini alle caviglie quando eravamo stanchi.
Ora, è arrivata "Mamma".
Lei è la tua bambola parlante della marca "Bimbo" (disponibile anche su eBay, leggo), da te ribattezzata "Mamma" perché, con voce stridula e cantilenante, ripete "Mammaa, cantiamo insiemeeee??", "Sei la miglior mamma del mondooo", "Mamma, ti voglio beneee".
"Mamma" è dotata di biberon, orsetto, maglietta, giacchina e tre pulsanti: uno sullo schiena per l'accensione e lo spegnimento, uno sulla pancia per farla parlare e uno sulla mano destra per attivare una canzoncina. 
La sera, all'ora della nanna, non ti addormenti se accanto a te non c'è lei, la tua bambina, e anche al momento del sonnellino pomeridiano, nel passeggino deve esserci anche "Mamma", altrimenti rifiuti categoricamente di dormire e strilli inferocita.
Ma ciò che sta mettendo tutti noi in grandissima difficoltà è il problema delle "parole vietate".
"Mamma" infatti, come ho già detto poco fa, pronuncia alcune frasi che tu hai ormai imparato perfettamente a memoria. Ogni volta che qualcuno usa queste frasi, subito ti viene da pensare a lei, e se lei non è lì con te sono urla a non finire.
Inoltre, a complicare ulteriormente le cose, c'è questo aspetto: il lessico della tua bambina, sebbene ridotto a pochissime frasi, è di uso pressoché quotidiano, perciò diventa difficile non pronunciare mai frasi del tipo "Ho fame!", "Buonanotte", "Ho sete", sbadigliare o, addirittura, sospirare.
Due giorni fa, mentre eri già nel lettone con me pronta per abbandonarti tra le braccia di Morfeo, gli occhi socchiusi e la bocca semiaperta col ciuccio che pendeva da un lato, istintivamente ti ho sussurrato: "Buonanotte, amore mio".
Non l'avessi mai fatto!!!
Sbarrando gli occhi, hai iniziato a urlare "Mammaaa!! Mamma!!", cercando disperatamente la tua bambola che io avevo nascosto sotto il letto per paura che ti desse noia nel sonno (è pur sempre di plastica, non è certo una comodità tenerla sotto la pancia!).
Morale della favola: di nuovo a far parlare per mezz'ora la "bambola assassina" (per noi sta diventando una specie di incubo, ora capisco chi soffre di pediofobia, ovvero ha il terrore delle bambole).
Quando finalmente hai trovato pace e ti sei addormentata, ho scaraventato in terra "Mamma", il suo biberon, l'orsacchiotto, l'ho spenta premendo il pulsante situato sulla sua schiena, le ho tolto la maglietta e l'ho lasciata lì a dormire mezza nuda.
Un altro episodio? Poche ore fa, mentre dormivi beata nel tuo passeggino, nonno Puma è arrivato vicino a te e si è buttato sulla poltrona, dimenticando che sopra vi era campeggiata la "bambola assassina" che, subito, ha iniziato a mitragliarlo con il suo repertorio: "Mamma, ti voglio beneee", "Ho fame!"...
Ovviamente, tu hai drizzato subito le orecchie e ti sei svegliata gridando "Mamma!" in lacrime.
Il motivo di tutto questo tuo feroce attaccamento nei confronti di "Mamma" si riassume in poche parole: forte istinto materno. L'hai sempre avuto, sin dai primissimi mesi di vita. Sei la mamma ideale, la nutrice perfetta, ami accudire e proteggere.
A soli tredici mesi mi hai già resa nonna di una nipotina.
Di plastica, rompiscatole, statica, logorroica, ma pur sempre "tua".

"Mamma"

Nessun commento:

Posta un commento