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giovedì 8 settembre 2011

Jessica Rabbit e i macchiaioli


Eri una piccola cosina rosa tutta infagottata nelle tue tutine, adesso sei una peste di otto mesi. Lanci degli urli improvvisi da lacerare i timpani, gattoni per tutta la casa sogghignando felice, strisciando sempre in direzione di qualche spigolo, a volte prendi la rincorsa per acciuffare qualche pupazzo che ti aspetta fiducioso sul pavimento e io non ti perdo d'occhio nemmeno per un istante, un attimo solo di distrazione e ti vedrei spiaccicata sulla parete a lasciare la sagoma come Willy il Coyote. Il momento della pappa, poi, ricalca fedelmente l’estro dei macchiaioli:

“Secondo i teorici, l'arte di questi pittori, consisteva: "nel rendere le impressioni che ricevevano dal vero col mezzo di macchie di colori di chiari e di scuri".
In effetti il colore è, per l'individuo, l'unico modo di entrare in contatto con la realtà, che dovrà, per i macchiaioli, essere restituita nel quadro come una composizione a macchie.”
(http://www.settemuse.it/arte/corrente_macchiaioli.htm)

Per la gioia della nonna soprattutto, tu spesso desideri “entrare in contatto con la realtà” all’ora della pappa, e le tue composizioni sono variegate e creano un meraviglioso effetto “rilievo” sul tavolo del salotto. La tempera “crema multicereali mescolata al brodo vegetale” si deposita anche sulle pareti della cucina e tu, da brava pittrice, afferri il tuo pennello (il cucchiaio in silicone) e lo intingi nella tempera ancora calda, ricca di elementi ad altà viscosità che non si staccano dal muro neppure con lo scalpello. Talvolta, per creare forme ancora più astratte, al posto del cucchiaio-pennello utilizzi direttamente le mani, come fece anche il celebre Tiziano Vecellio in alcune sue opere.
Il genio della tua tecnica pittorica consiste in questo, nell’impasto : un’amalgama carota-zucchino-patata-pomodoro mixata a un sottile velo di parmigiano che crea la condensa necessaria, il tutto tenuto ben compatto da una punta d’olio extravergine d’oliva.

Ma parlare delle tue prodezze in un solo post significherebbe passare la giornata intera a scrivere, quindi per oggi il tema è stato questo: l’ora della pappa e la tua “ars pittorica”.

Pollock (a volte le tue "opere" mi ricordano anche lui)

"Che bambina vivace!" 
"E' una furbetta, quella"
"Mamma mia che energia!"

Alla gente piace utilizzare generosissimi eufemismi, la realtà è che sei un terremoto, ma quando sorridi nessuno può più resisterti, sei ben consapevole di poter ottenere tutto ciò che vuoi grazie a quel tenero musetto e a quegli occhi profondi dalle lunghe ciglia che sbatti ritmicamente come una seduttrice consumata. Ti fa un baffo Jessica Rabbit, a te, hai tutti gli uomini della famiglia ai tuoi piedi, tuo nonno è ormai irrimediabilmente (ma chi se ne frega,poi, di cercare rimedio a una cosa così bella??) pazzo di te, tuo padre si consuma di nostalgia e fa il conto alla rovescia dei giorni che mancano per tornare a casa, tu sai di suscitare tutte queste emozioni e te la ridi, fiera di essere così tanto amata.

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