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domenica 4 dicembre 2011

Cartoonite

Quando due diventano genitori entrano a far parte di un mondo nuovo, fatto di foreste incantate, conigli che mangiano la marmellata, orsacchiotti che ballano, canzoncine allucinogene...
La "cartoonite" è un disturbo congenito che colpisce madri e/o padri di bambini che guardano i programmi di "Cartoonito", canale presente sul digitale terrestre. Basterà passare un'ora al giorno per due mesi di fronte a "Baby Looney Tunes" e "Il trenino Thomas" e questi, assieme al camioncino Chuck, si ripresenteranno nella notte durante la fase REM, accompagnati dalle loro sigle martellanti. Li vedrai correre, cantare, rincorrersi...il tutto fino a farti perdere completamente il sonno.
Attenzione: tutto ciò, come se non bastasse, si verifica anche durante la giornata. Ti stai arrovellando il cervello per ricordare le cifre di un numero di telefono?? Ti torna in mente la sigla del trenino Thomas.
Devi portare a termine un compito oneroso? Ecco che ti si parano davanti i Baby Looney Tunes. Sei stanco/a e avresti bisogno solo di liberare la mente e rilassarti?? Hello Kitty è lì che ti aspetta, ben nascosta in un angolino del tuo cervello e pronta a farti "tana" non appena ti addormenti.
A proposito di lievi degenerazioni cerebrali causate da canzoni per bambini, mi ricordo che un giorno, mentre camminavo verso la mia facoltà, vidi uscire dall'ospedale alcuni dottori ancora in camice, diretti probabilmente verso il bar per la pausa caffè.
Uno di loro, brizzolato e sovrappensiero, lo sguardo perso nel vuoto, mentre i colleghi discutevano di una colecistectomia, intonò improvvisamente "Il coccodrilloooo comeee faaa, pa pa pa pa paa...".
All'epoca non ero ancora diventata mamma, perciò la cosa mi sorprese e pensai subito "Quel tizio non deve avere le rotelle tutte a posto".
Invece, adesso anch'io ho provato sulla mia pelle cosa significa uscirsene da una cena tra amici con la sensazione di avere Bugs Bunny sulla spalla che mordicchia una carota e ti dice "Mi sono proprio divertito stasera".
Povero dottore brizzolato, non eri matto, eri "solo" un papà.

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