Etichette

giovedì 10 novembre 2011

Nascondino a sorpresa

La storia che voglio raccontarti è questa: due giorni fa ne hai combinata un'altra delle tue.
Pomeriggio di pioggia, non possiamo uscire, quindi guardiamo i cartoni animati. Dopo un po' tu, annoiata, ti metti a gironzolare per la casa, entrando e uscendo dalla cucina a più riprese.
Io, seduta sul pavimento, ti seguo con lo sguardo senza mai distrarmi, per avere la situazione sotto controllo. Ad un certo punto tua nonna mi chiama in cucina, e nel frattempo con la coda dell'occhio vedo che ti stai spostando verso il salotto. Ferma sulla porta di cucina, per sincerarmi che tu sia al sicuro e lontana dai pericoli (prese della corrente, spigoli dei mobili, etc) ti osservo in silenzio: sei inspiegabilmente mite, ti mordi una manina e, comodamente distesa a pancia in giù su un cuscino, guardi la televisione commentando con risolini e borbottii nel tuo dialetto incomprensibile (solo tra lattanti vi intendete a meraviglia, noi adulti dobbiamo "interpretare").
Quando esco dalla cucina trovo semiaperta la porta che dà sulle scale per andare al piano di sopra. Con un guizzo al cuore, mi precipito in salotto e, spaventatissima, soffoco a stento un grido:  
DI TE, NESSUNA TRACCIA.
Inizio a chiamarti, ma la voce si spezza, si riduce a un gracchìo flebile e appena udibile. "Patiiiiiiiiiiii??? Dove sei??? Pati! Rispondi! Patiiii!".
Niente, non emetti una sillaba.
Iniziando veramente a temere il peggio corro su per le scale, terrorizzata all'idea che tu possa aver salito i gradini sfuggendo al mio controllo. Quando arrivo in cima e non ti trovo, sento che l'ansia aumenta ulteriormente. Scendo le scale con le gambe che mi tremano, arrivo in cucina e, ansante per la paura, esclamo guardando tua nonna:
- La bimba non c'è, non c'è!
Torno a cercarti in salotto, frugo dappertutto, ma...all'improvviso tiro un sospiro di sollievo: la tua testolina castana fa capolino da dietro la poltrona. Sollevata, vengo ad abbracciarti e tu cominci a sghignazzare fiera della tua bravata e mi fai una carezza sussurrando "mammaaa...".
D'altra parte, sei geneticamente programmata per questo tipo di scherzi: la sottoscritta a due anni si nascose nel sottoscala di casa e la ritrovarono solo dopo un'ora di penose ricerche. Anche in quel caso tanta paura e, in più, qualche sculaccione ben assestato.

Nessun commento:

Posta un commento