Etichette

giovedì 3 novembre 2011

Quelli che rompono...le uova nel paniere

Ci sono giornate in cui ti addormenti dopo pranzo senza bisogno della solita artiglieria pesante; d'improvviso noto che il tuo sguardo, da pungente e divertito, diventa statico, fisso nel vuoto. Ci siamo: è il segnale che ti stai addormentando. Cominci a dondolare a destra e sinistra, la testa che ruota disegnando ampi cerchi come in una sessione di yoga, poi assumi uno sguardo truce tipo Marlon Brando ne "il Padrino", abbassi la testa e gli occhi piano piano si chiudono. A volte ti addormenti così, con la testa piegata in avanti, allora io ti sollevo leggermente e ti sdraio sul passeggino. Ogni tanto mi fermo a guardarti mentre sonnecchi: le labbra dischiuse, a forma di cuore, le ciglia delicate che fanno da velo sugli occhi, le guance rosate e piene, i capelli castano-biondo che incorniciano il volto...I bambini quando dormono sono ancora più belli, hanno un candore e una grazia insuperabili. Così, mentre fai la nanna tutta infagottata nel tuo piumino, qualche volta ti porto ai giardini pubblici oppure in centro. Quando mi ripeto, tutta soddisfatta, "Guarda come ronfa, ce l'ho fatta a farla dormire subito oggi, è bastato pochissimo!" è la volta buona che arriva puntualmente qualcuno che non mi vede da secoli e, notando il passeggino, mi avvicina strillando vari "Che bello vedertiiii caaaraaaaaaa", "Come ci si senteeee ad essere mammaaaaaa????", "Che mamminaa giovaneee, bravaa, bravaaa". Io saluto, ma sottovoce, e puntualizzo subito "Dorme" indicando il passeggino. Il più delle volte l'interlocutore capisce e abbassa i toni, ma certe volte c'è chi si scalda ancora di più e lancia un grido da coyote:
- UHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH! La picciiiiiinaaaaaaaaa! Fammela vedereeeeeeeeeeeeeeeeeeee!...AAAAHHHHHHHHHH com'è bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Il risultato lo puoi immaginare: io mi sento gelare, tu sobbalzi, spalanchi gli occhi e, spaventatissima, inizi a piangere. Per calmarti spesso ci vuole più di mezz'ora, per riaddormentarti a volte non basta nemmeno un pomeriggio intero.

Nessun commento:

Posta un commento