Etichette

martedì 11 ottobre 2011

Strafalcioni...da marmocchio!

Quando si è piccoli, certe espressioni e certe parole un po' più strane del normale vengono immediatamente storpiate o fraintese, con gran sollazzo degli adulti.
Anche la tua mamma, giusto per fare un esempio, durante la sua infanzia ha sfornato un discreto repertorio di strafalcioni:

1) Maggio 1992. Al telegiornale non fanno altro che parlare della "strage di Capaci" e della morte di Falcone. Io, una spilungona di sette anni magrissima e occhialuta, un giorno chiedo a tua nonna:
"Mamy, ma...perché hanno fatto una strage di incapaci? Non potevano aiutarli, invece di ammazzarli tutti??"

2) Al primo anno di asilo, parlando con mamma in una giornata di pioggia, dico: "Qua ogni gionno piove, piove, folse viene la diluvione come a Filenze".
Mi chiedevo: se si dice "diluvia", perché bisogna dire "alluvione" e non "diluvione"??
Non fa una grinza, come ragionamento...

3) Ancora ai tempi dell'asilo: per alcune sere di fila sento dire in tv: "Lavoro al nero", "Aumenta il lavoro al nero", "Ancora lavoro al nero in un'altra città...". L'ennesima volta che al telegiornale dicono questa frase, spazientita mi rivolgo ai tuoi nonni ed esclamo: "Non è pottibile, onni gionno fanno lavolale quetto signole dell'Aflica...pecché ola non lavolano un po' lolo e lo lassano in pace??"

4) Quando avevo più o meno otto anni, al telegiornale sentii dire "Riciclaggio di denaro sporco". Indignata, commentai: "Perché non lo puliscono, questo denaro, prima di distribuirlo in giro?"

5) A sei anni mi chiesi seriamente perché tutte le persone, per fare del male a qualcuno, tirassero sempre qualche oggetto "contro un dente"(contundente).

6) Verso gli otto anni, ogni tanto, mi scappava detto "un albergo lussurioso" ("colpa" del tuo bisnonno che mi ha insegnato prestissimo alcuni brani della "Divina Commedia").

Naturalmente, di cose assurde ne ho dette molte altre, ma al momento ricordo solo le sovraeccitate...
Ops.



Nessun commento:

Posta un commento