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martedì 18 ottobre 2011

Un "ciao" polisemantico

Da quattro mesi fai "ciao" con la manina. Il gesto è dolcissimo, ma di natura criptica.
Fiere delle prodezze del figlio, di solito le mamme si lanciano in interpretazioni non sempre attendibili dei messaggi in codice del loro piccolo, e tua madre non ha fatto eccezione.
Dopo un'attenta analisi semantica, ho concluso che il tuo "ciao" può essere tradotto nei seguenti modi:
1) "Oh, finalmente eccoti" (dolce)
2) "Fuori dai piedi" (molto meno dolce)
3) "La pappa è buonissima" (e qui un genitore gongola)
4) "La pappa fa schifo" (e qui un genitore ha ben poco di cui gongolare)
5) "Mi stai simpatico" (hehe)
6) "Non ti sopporto, mi fai venire l'orticaria" (riservato solo a persone veramente insopportabili e invise alla quasi totalità del genere umano)
7) "Ho sonno" (evviva!)
8) "Non l'avete ancora capito che adesso non ho sonno????" (glab!)

Avrai capito che il tuo "ciao" significa tutto e il contrario di tutto, e chi ti capisce è bravo.

Inoltre, oggi hai inaugurato anche un nuovo saluto: il "ciao" onirico. Continuando a dormire indisturbata nel tuo passeggino, inaspettatamente hai alzato la manina e...hai salutato. Il tuo "ciao" da sonnambula, effettuato ad occhi chiusi, è stato un presagio (un epiphany, avrebbe detto James Joyce).
Se consideriamo che:
- ogni tanto di notte ti ho sentita dialogare con il tuo cuscino
- Alessandro è tuo padre
la domanda sorge spontanea: non sarai mica Parasomnia Activity 2 la Vendetta?? 
AI POSTERI...

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